Vangelo del giorno: 22 giugno

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Dal Vangelo secondo Matteo (7, 6-14)


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Medita:

Non date le cose sante ai cani, né gettate le vostre perle ai porci. Quanto sono dure le parole di Gesù! Sono tanto dure quanto vere. A volte offriamo il meglio di noi stessi, i tesori della nostra fede, le perle della nostra intimità a persone che, con o senza colpa, non sono in grado di comprendere, accogliere con rispetto, valorizzare il dono che viene loro offerto.

Gesù non vuole dirci che quelle persone non meritano il nostro amore. L’amore deve essere generoso, ma non può essere cieco, deve essere intelligente. Un amore cieco non aiuta né l’amante né l’amato.

Cosa ti dice Dio? Cosa dici?

Tratta gli altri come vuoi che ti trattino. Per agire così bisogna mettersi nei panni dell’altro, scoprire i bisogni profondi e cercare di rispondere a quei bisogni. Non significa semplicemente dare a tutti ciò che chiedono. A volte abbiamo bisogno di incoraggiamento, altre volte di freno; a volte abbiamo bisogno di comprensione, a volte di critiche; Ci sono momenti in cui un pizzico ci fa bene e in altri una carezza…

Tratta gli altri come vuoi che ti trattino.

Cosa ti dice Dio? Cosa dici?

Entra attraverso il cancello stretto e procedi lungo il sentiero stretto. Entra perché portano alla Vita.

Come sono le porte e il percorso della tua vita? Dove portano? Cosa dici a Dio?

Prega:

Ringrazio Dio per la sua compagnia, per i suoi insegnamenti, per la sua forza …

Termino recitando il Padre Nostro o un’altra preghiera spontanea.

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