Vangelo del giorno: 10 luglio

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Dal Vangelo secondo Matteo (10, 24-33)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Medita:

Oggi nel Vangelo di Matteo, per tre volte il Signore ci esorta a non avere paura. È un invito a non scoraggiarsi e a mostrare coraggio e fiducia nei momenti difficili.

È un invito a non aver paura di dire la verità, così assente oggi dalla vita sociale, quando i media fanno spesso apparire la verità come bugia e la bugia come verità. Un invito a superare la paura che nasce dall’impressione che le istituzioni sociali, economiche e politiche non siano in grado di risolvere i problemi attuali.

Chi ha conosciuto Gesù riceve la forza necessaria per non lasciarsi sopraffare pensando che i problemi non hanno soluzione. Dio, che è provvidente, si prende cura dei suoi discepoli.

La fede è forza contro la paura e audacia per continuare a credere nel futuro dell’uomo a partire da una fiducia illimitata in Dio, Padre di tutti.

L’unica cosa che i discepoli devono temere è che la paura della sofferenza li porti a nascondere o negare la verità, e così li faccia offendere Dio. Perché chi si allontana da Dio, è perduto per sempre.

Prega:

Ringrazio Dio per la sua compagnia, per i suoi insegnamenti, per la sua forza …

Termino recitando il Padre Nostro o un’altra preghiera spontanea.

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